Comunicato Stampa del 23 luglio 2025
«Come medici che hanno come primo obiettivo quello di prenderci cura della salute della gente non possiamo più accettare ulteriori rimandi e ritardi nell'uscita dal commissariamento della sanità regionale. Si è politicizzata una questione che ha importantissimi riflessi sulla possibilità di lavorare su cure e prevenzione». È questa la posizione ferma espressa dal presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Napoli e provincia, Bruno Zuccarelli, che – a poco meno di due settimane dal prossimo tavolo sulla questione - interviene in merito all'ormai cronico stato di commissariamento (oggi divenuto affiancamento) della Regione Campania. «È stato giusto commissariare e poi affiancare, ora è necessario accettare il risanamento dei conti» dice Zuccarelli, che spiega come la condizione di commissariamento ha ormai superato ogni limite di sostenibilità e compromette seriamente la capacità della Regione di rispondere efficacemente ai bisogni di salute dei cittadini. «Non possiamo più permettere che questioni politiche rallentino decisioni essenziali per il benessere della nostra popolazione». Tra le criticità evidenziate dal leader dei medici di Napoli l’impossibilità per la Regione Campania di utilizzare risorse economiche già presenti a bilancio per interventi cruciali di prevenzione. «Un esempio evidente è quello dello screening senologico – spiega il presidente Zuccarelli –. In Campania, sarebbe opportuno anticipare l'età di avvio degli screening mammografici vista l'incidenza preoccupante dei tumori al seno tra le donne più giovani. Tuttavia, la situazione attuale di affiancamento impedisce di mettere in campo azioni che potrebbero salvare numerose vite». L'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Napoli e provincia rivolge dunque un accorato appello al buon senso e alla responsabilità istituzionale: «È giunto il momento – conclude Zuccarelli – che le istituzioni nazionali e regionali cooperino concretamente, superando sterili contrapposizioni politiche. La salute dei cittadini campani non può essere ostaggio di logiche estranee all'interesse comune. Si proceda subito a restituire alla Campania la piena autonomia gestionale della sanità».