Il Tribunale di Trapani dà ragione alla dottoressa esclusa e condanna l’Azienda Sanitaria Provinciale
La laurea in odontoiatria é gia specialistica: il Tribunale di Trapani dà ragione alla dottoressa esclusa e condanna l’Azienda Sanitaria Provinciale.
di Claudio Gammella vice presidente CAO Napoli
La sentenza conferma il diritto all’inclusione in graduatoria per i laureati in odontoiatria e condanna l’ASP di Trapani alle spese.
Napoli, 26 febbraio 2025 – Il Tribunale di Trapani ha emesso un’ordinanza che ribadisce un principio fondamentale per i laureati in odontoiatria: non è più necessaria una specializzazione per accedere ai concorsi pubblici per dirigente medico odontoiatra e per le funzioni di specialista odontoiatra ambulatoriale del Servizio sanitario nazionale.
La decisione riguarda il ricorso presentato dal una collega laureata in odontoiatria e protesi dentaria, esclusa ingiustamente dalla graduatoria dell’ASP di Trapani per il 2025.
Il giudice ha stabilito che la candidata ha diritto all’inserimento immediato nella graduatoria, poiché la normativa nazionale prevale su regolamenti locali più restrittivi. Inoltre, l’ASP di Trapani è stata condannata al pagamento delle spese processuali.
La vicenda nasce dall’articolo 15-ter del Decreto-Legge n. 34 del 30 marzo 2023 (convertito in Legge n. 56 del 26 maggio 2023, noto come “Decreto Bollette”), che ha eliminato il requisito della specializzazione per i laureati in odontoiatria e protesi dentaria, nonché per i medici abilitati alla professione odontoiatrica.
La norma ha modificato l’accesso ai concorsi per dirigente medico odontoiatra e per le funzioni di specialista ambulatoriale, aggiornando anche il DPR 483/1997, che in precedenza imponeva la specializzazione come requisito essenziale.
Tuttavia, alcune aziende sanitarie, tra cui l’ASP di Trapani, hanno continuato ad applicare regolamenti precedenti, provocando esclusioni ingiustificate dai concorsi.
La collega odontoiatra aveva presentato domanda di inclusione nella graduatoria degli specialisti ambulatoriali per il 2025, pubblicata dall’ASP di Trapani. Nonostante la normativa nazionale prevedesse la possibilità per i laureati in odontoiatria di accedere senza specializzazione, l’azienda sanitaria l’aveva esclusa, sostenendo che il diploma di specializzazione fosse ancora un requisito obbligatorio.
Il caso è arrivato davanti al Tribunale di Trapani, che con ordinanza n. 1997/2024 ha accolto il ricorso della dottoressa, ribadendo che la laurea in odontoiatria “assorbe” il titolo di specializzazione richiesto in precedenza, rendendo quindi illegittima l’esclusione.
Il giudice ha inoltre evidenziato che l’ASP di Trapani ha agito in contrasto con il diritto nazionale, applicando erroneamente una norma transitoria di un Accordo Collettivo Nazionale (ACN) del 4 aprile 2024, che non può prevalere sulla legge dello Stato.
Per questo motivo, il tribunale ha ordinato all’ASP di inserire la dott.ssa nella graduatoria 2025, con il punteggio e nella posizione spettante, condannando inoltre l’azienda sanitaria al pagamento di 2.608 euro di spese legali.
La decisione del Tribunale di Trapani costituisce un importante precedente per tutti i laureati in odontoiatria. La sentenza ribadisce l’obbligo per le aziende sanitarie di adeguare i propri bandi alla normativa vigente, evitando esclusioni irregolari e possibili contenziosi legali.
Anche la FNOMCeO, attraverso il Presidente della Commissione Albo Odontoiatri, aveva già sollecitato un intervento per garantire un’applicazione uniforme della norma, tutelando i diritti dei professionisti e prevenendo situazioni di disparità tra candidati.
L’ordinanza conferma che il Decreto Bollette è immediatamente applicabile ai concorsi e alle graduatorie in corso, senza necessità di recepimento da parte delle amministrazioni locali. Questo rappresenta una vittoria per i laureati in odontoiatria, che ora potranno accedere più facilmente alle strutture pubbliche senza l’obbligo della specializzazione.
Con questa decisione, il Tribunale di Trapani ha inviato un chiaro messaggio alle aziende sanitarie: le norme nazionali non possono essere ignorate, e ogni tentativo di limitare i diritti dei professionisti porterà a sanzioni economiche e giudiziarie.
L’ASP di Trapani dovrà ora adeguarsi alla sentenza e garantire il rispetto delle regole in questo e nei futuri bandi di concorso.
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