Articoli ed Editoriali

MEDICO PER CONVINZIONE, PEDIATRIA PER PASSIONE

IN MEMORIA DI VINCENZO DI GUIDA

MEDICO PER CONVINZIONE, PEDIATRIA PER PASSIONE

 

“Trent’anni al servizio dei suoi pazienti e nitido esempio per le nuove generazioni di medici“

 

Non fu solo medico per convinzione e pediatra per passione, ma fu umanamente parlando un uomo tutto d'un pezzo.

 

Parliamo di Vincenzo – Enzo - Di Guida, nato a Mugnano di Napoli il 19 maggio del 1924. Alto, imponente, di bell'aspetto, chi ha avuto il piacere di conoscerlo ne ha certamente apprezzato la forte personalità, il carattere adamantino, oltre alla limpidezza morale e alla trasparenza nei comportamenti, così come talvolta la durezza del diamante e la trasparenza cristallina, che ne fecero tra la sua gente, un modello di coraggio, onestà e rigore.

 

È ìl 1951 che ha segnato profondamente il suo percorso di vita.

 

In quell'anno infatti si laurea in medicina e chirurgia, per specializzarsi poi, discutendo una tesi sulle "patologie respiratorie in età pedriatica". Negli oltre trent'anni che lo hanno visto esercitare nel suo quartiere il ruolo di medico di base con grande competenza e squisita sensibilità, Enzo Di Guida, raggiunse il massimale degli assistiti, diventando così in breve tempo, un solido punto di riferimento clinico, oltre che una lucida guida per intere generazioni di medici. Durante gli anni '80, a seguito dell'emergenza post-terremoto , viene chiamato a dirigere un Servizio Territoriale, compito che assolse con la consueta capacità e brillantezza, prima di tornare al suo ambulatorio ed ai suoi amati pazienti. Inutile sottolineare il grande vuoto che ha lasciato nella sua gente per lo spirito di abnegazione. In pensione ,a mitigare il rammarico per essere stato costretto a lasciare quel lavoro che è stato - assieme alla famiglia - tutta la sua vita, è stata la medaglia d'oro assegnatagli dall'Ordine dei Medici, a coronamento di una brillante carriera cinquantennale. Si era avvicinato anche alla politica, occupandosi in particolare di tematiche sociali, ricoprendo cariche istituzionali nell'ambito del suo quartiere, distinguendosi per il suo contributo allo sviluppo e al progresso della sua terra. L'ultima battaglia, silenziosa e dolorosa, questo uomo forte e coraggioso, l'ha combattuta contro una lunga malattia che lo ha stroncato il 7 luglio del 2002.

 

La morte ha privato la sua gente e in particolare la sua famiglia, di un autentico protagonista che ha lasciato un segno straordinariamente profondo e incancellabile nella sua comunità. La moglie, i tre figli, le nuore e i cinque nipoti oggi lo ricordano con immutabile affetto nel tempo, per i suoi preziosi insegnamenti che hanno indicato a tutta la famiglia, la stella polare da seguire per una vita ricca di soddisfazioni personali e professionali.