25 novembre 2016 - Giornata Internazionale contro la Violenza sulle donne
E’ dell’anno 1993 la ‘Dichiarazione sull’eliminazione della violenza contro le donne’ che all'art.1, descrive la violenza contro le donne come:
« Qualsiasi atto di violenza per motivi di genere che provochi o possa verosimilmente provocare danno fisico, sessuale o psicologico, comprese le minacce di violenza, la coercizione o privazione arbitraria della libertà personale, sia nella vita pubblica che privata. »
Dall’inizio degli anni ’70 del XX secolo il movimento delle donne ha messo in discussione la famiglia patriarcale e il ruolo dell’uomo quale padre/marito-padrone ed in occidente è iniziata la mobilitazione contro la violenza di genere soprattutto per lo stupro e per violenza e maltrattamenti in ambiente domestico. Ma la violenza di genere ha tante facce e tante manifestazioni, va dalle minacce agli atteggiamenti persecutori, dagli abusi sessuali ai delitti d’onore, dai delitti passionali alle mutilazioni genitali femminili, fino al ‘femminicidio’. Il III rapporto EURES elenca nel 2014 in Italia 152 femminicidi! Tanta violenza è ‘manifestazione di un rapporto tra uomini e donne storicamente diseguali che ha condotto gli uomini a prevaricare e discriminare le donne’ dunque ‘uno dei meccanismi sociali decisivi che costringono le donne a una posizione subordinata agli uomini’.C’è ancora molta strada da fare! e questo tema ha impegnato anche l’Associazione Italiana Donne Medico (AIDM) e la Medical Women’s International Association (MWIA) che ha scelto come tema del triennio 2013/2016 proprio la prevenzione ed eliminazione della violenza domestica e sessuale. Perché le donne medico si interessano di violenza di genere? Perché sappiamo bene che la violenza ha un grande impatto sulla salute delle donne con conseguenze fisiche, sessuali e riproduttive, psicologiche e comportamentali, fino alle mortali dovute non solo all’omicidio ma anche al suicidio, all’AIDS, alla mortalità materna da parto, come elencato dall’OMS in un rapporto che teneva conto solo della violenza inflitta dal partner. Perché ‘bisogna rompere il silenzio’ come dice Ban Ki Moon, segretario generale delle Nazioni Unite, conscio che il 90% e più degli eventi viene taciuto. E dobbiamo farlo con gli uomini, affinchè questo grande mutamento delle condizioni sociali, dovuto alla sostanziale demolizione della società patriarcale, venga vissuto dalla parte maschile come un cambio culturale e non come una perdita di senso sociale, e da quella femminile come la garanzia del ‘rispetto’ che si deve alla persona umana. Questo convegno vuol dare un contributo alla migliore conoscenza del fenomeno ‘violenza di genere’ in Italia nei suoi aspetti sociali, giuridici e medici e dare esempi di buone pratiche per adeguatamente contrastarlo e prevenirlo.
Obbiettivo ECM 22 : Fragilità (minori, anziani, tossico-dipendenti, salute mentale) tutela degli aspetti assistenziali e socio-assistenziali.
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