Inamissibile l’emergenza barelle. OMCeO insorge: “Servono operazioni rapide e strutturali: a cominciare dalla realizzazione dell’Ospedale del Mare, scandalosamente ferma”.
Ferma presa di posizione dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Napoli sull’ennesimo allarme rosso lanciato in queste ore dal reparto di Chirurgia del Cardarelli: i pazienti parcheggiati in barella, persino sui pianerottoli, sono l’ennesima conferma che il segno è stato oltrepassato da tempo e che non sono più permessi tentennamenti di sorta. “La priorità è l’Ospedale – ribadisce Bruno Zuccarelli, presidente di OMCeO Napoli – e l’emergenza barelle offende gravemente ricoverati, medici e operatori tutti. Non si discute la chiusura degli ospedali insicuri che appare giusta e legittima. Il punto è invece l’intollerabile inerzia di fronte a criticità terzomondiste come quella annosa del Cardarelli. All’Ordine, che dal canto suo intende esercitare ruolo propositivo di fonte alle Istituzioni, tocca allora di diritto - incalza Zuccarelli - indicare anche soluzioni praticabili: a breve termine può essere una risposta lo sblocco del turn over, per il quale si attende l’autorizzazione del Governo Centrale, che scongeli il blocco decennale delle assunzioni, ma in prospettiva servono gesti strutturali. E se il potenziamento degli ospedali di frontiera è un nodo cruciale, l’Ordine partenopeo intende anche sostenere, tra le varie priorità, la realizzazione dell’Ospedale del Mare a Napoli Est. Dopo 9 anni, infatti, quella che doveva rappresentare l’opera di edilizia sanitaria più grande del Sud è ancora al palo: inammissibile. Su queste emergenze, sicurezza di malati e medici e Ospedale del Mare, quindi, OMCeO Napoli si pone come interlocutore di fronte alle Amministrazioni pubbliche. E in questo senso – conclude il presidente dell’ente ordinistico – chiederò a breve incontri formali ai responsabili istituzionali, a cominciare dal prefetto di Napoli”.