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                          Le radici”

                       (dalle Corporazioni agli Ordini)

                                                                                            di

                                                                                                     Umberto Zito (*)

 

 

Impero Romano

 

I Collegia Opificum  dell’epoca imperiale romana, deputati a mantenere unite le forze economiche e intellettuali connesse alla produzione, rappresentano gli antenati degli Ordini  e dei Collegi professionali moderni.

I Collegia, nati dalla libera iniziativa associativa, divennero successivamente un aggregato dipendente dal potere statuale, che riconosceva  agli stessi Collegia  ed agli associati notevoli privilegi quali, ad esempio, l’esonero dalle imposte, l’esonero dal servizio militare etc.

La caduta dell’impero romano e le invasioni barbariche ridussero notevolmente l’importanza  di tali associazioni, che, per mantenere un sufficiente equilibrio socio-economico, si riorganizzarono. Alcune si riproposero, seguendo la tradizione imperiale, nel territorio bizantino, assorbendone le influenze; altre si manifestarono, con originalità, negli stessi territori occupati dai barbari.

 

Medioevo

 

Ciò determinò, nel successivo periodo medioevale, due tendenze: una di influenza romano-bizantina, che si radicò sopratutto in Campania, Sardegna, Sicilia, Veneto etc ed una di influenza germanica, che ebbe diffusione  nelle zone centrali e interne della Penisola: Pavia, Spoleto etc.

In una prima fase si svilupparono Corporazioni nell’ambito soprattutto dei cosiddetti ceti inferiori (i saponai di Napoli, i panettieri di Otranto, i tintori di Roma).

 

Corporazioni delle Professioni intellettuali

 

Dall’XI secolo cominciarono a costituirsi  le Corporazioni delle professioni intellettuali (notai, medici, giureconsulti, speziali etc). In questo periodo le Corporazioni si svilupparono anche in Germania e Francia.  A Nimes (Francia), ad esempio, si costituì la Corporazione dei medici.

Le differenze sostanziali fra le Corporazioni romane e quelle medioevali possono essere così riassunte: le Corporazioni romane facevano parte dell’organizzazione statale; avevano carattere coattivo e prescindevano dal senso religioso; quelle medioevali invece erano libere, non facevano parte dello Stato ed avevano carattere anche religioso.

Le Corporazioni medioevali, che si distinguevano in intellettuali, consortili, militari ed economiche, ebbero uno sviluppo formidabile, assumendo un ruolo dominante nei comuni con impronta democratica (Firenze, Pisa, Bologna, Perugia etc), mentre svolgevano un ruolo subordinato in quelle realtà a forte connotazione autoritaria come Venezia, Napoli etc.

La storia delle Corporazioni medioevali ha avuto luci e ombre, determinate, spesso, dall’incapacità della classe dirigente di porsi al di sopra degli interessi particolari, con  forme esagerate di protezionismo e di legislazioni di privilegio, che portarono anche  a  reazioni popolari come il tumulto dei Ciompi a Firenze.

 

Fine delle Corporazioni

 

Con l’avvento delle Signorie, dei Principati e dei Regni le Corporazioni vennero ridotte a semplici organismi di regolamento senza poteri e con limitatissima giurisdizione. Tale decadenza si accentuò sempre più nei secoli XVI e XVII fino alla loro cancellazione, conseguente anche alla Rivoluzione francese, che travolse anche quegli ideali di libertà, sia sul piano economico che su quello professionale, che avevano contraddistinto positivamente l’Italia dei Comuni e le stesse Corporazioni nella lotta contro l’Impero.

Le Corporazioni furono definitivamente e formalmente abolite nel periodo che va dal 1770 al 1862.

 

 

Nascita  degli Ordinamenti Professionali

 

Nel XIX secolo vedono la luce i primi Ordinamenti professionali, che costituiscono l’adeguamento delle originarie Corporazioni alla struttura dello Stato Moderno ed alla funzione sociale svolta dalle singole professioni, ponendo, in primo piano, gli interessi della collettività generale, da cui la vigilanza ed il controllo dello Stato.

-Nel   1910  (legge 455/1910) nasce l’Ordine dei Medici.

-Nel 1926 (legge 563/1926), dopo l’avvento del Fascismo, vengono istituiti i Sindacati unici di categoria, cui saranno assegnati i compiti dei vari Ordini professionali, soppressi  con RDL n.184/1935

-Caduto il Fascismo, gli Ordini vengono ricostituiti con Decreto del Capo Provvisorio dello Stato- DLCPS- n. 233/1946, che unitamente al DPR n.221/1950 ed alla legge n.409/1985 (istitutiva dell’Albo degli Odontoiatri) rappresentano, oggi, i riferimenti normativi fondamentali degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri.